16 mar 2015

Luoghi da scoprire: il Castello ducale

Il maniero fu eretto dai longobardi e poi modificato ed ampliato nell'XI secolo dai normanni. Nei secoli la sua forma ha subito molte modifiche, ed in particolare, nel XIX secolo, sono state decapitate le torri e costruite delle logge. Al primo piano del castello è possibile ammirare un ciclo di affreschi del pittore Tommaso Giaquinto.

Luoghi da scoprire: le Chiese di Sant'Agata

Cattedrale dell'Assunta (Duomo)
Edificio fondato nel  970, rifatto nel XII secolo ed ancora nel XVIII secolo. Conserva pregevoli opere artistiche ed una cripta romanica dove gli archi poggiano su fini capitelli lavorati.

Chiesa di Sant'Angelo de Munculanis
Edificio di epoca longobarda presenta una struttura a pianta basilicale a tre navate. Originariamente la struttura prevedeva un'abside più grande, poi tagliata e ristretta. L'ingresso principale, orientato verso sud, è preceduto da un pronao che sormonta due massicce colonne, e sul quale si innalza il campanile. I lavori di restauro hanno portato alla luce, oltre alla struttura medievale, una cripta sotto il pavimento della navate a centrale con sepolture a "scolatoio". Un'altra cripta, oggi soffocata, era collocata sotto il presbiterio.

Chiesa dell'Annunziata
Chiesa del XIV secolo fu costruita su di un terreno che allora si trovava al di fuori delle mura cittadine, annessa ad un ospedale. Lo stile architettonico è quello gotico, la struttura presenta una sola navata con cappelle laterali. Gli affreschi dell'abside risalgono al XIV secolo, sulla controfacciata invece è possibile ammirare un monumentale affresco del XV secolo raffigurante il Giudizio Universale. Di pregio è anche la pala d'altare del 1483 realizzata dal pittore napoletano Angiolillo Arcuccio e raffigurante l'Annunciazione.

L'Oggetto del Desiderio, Europa torna a Sant'Agata

18 dicembre 2014 - 18:00 > 17 maggio 2015 - L’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e il Comune di Sant’Agata de’ Goti, segna finalmente il ritorno del celebre cratere di Assteas, raffigurante il rapimento di Europa, nella sua terra di origine. Il vaso fu rinvenuto, infatti, da scavatori clandestini negli anni Settanta del secolo scorso proprio nella necropoli sannitica di Sant’Agata de’ Goti, l’antica Saticula.
Dopo essere stato ceduto dai tombaroli per un milione di lire e un maialino, transitò sul mercato antiquario e nel 1981 fu acquistato dal Paul Getty Museum di Malibu per 380.000 dollari. Nel 2007 il cratere è stato restituito all’Italia, grazie a complesse indagini investigative svolte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale; da allora è stato esposto in maniera permanente presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum e ospitato in prestigiose sedi – Palazzo del Quirinale e Palazzo Massimo a Roma, Palazzo dell’Unesco di Parigi – all’interno di mostre temporanee, ma mai nel suo luogo di ritrovamento. L’esposizione prevede un percorso espositivo molto suggestivo in cui, mediante videoproiezioni, sarà narrata a trecentosessanta gradi la storia del vaso dal momento della sua crezione nel IV secolo a.C. fino al suo ritorno a Sant’Agata de’ Goti. 

La mostra resterà aperta fino al 17 maggio 2015, data in cui il cratere lascerà Sant’Agata de’ Goti per essere esposto a Palazzo Reale di Milano, nell’ambito degli eventi previsti per Expo 2015. Orari e giorni di apertura Venerdì – Sabato – Domenica, festivi e pre-festivi Mattina 9.30 – 12.30 Pomeriggio 16.30 – 20.30

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